Gli scacchi non sono un gioco nel quale il più forte ha per esempio il 90% di vincere, come capita ad esempio in atletica leggera durante la corsa dei 100 metri; nella maggior parte delle partite a scacchi non arriva al 60%. In parole povere, l’indeterminatezza del risultato è tanto superiore riguardo ad altri giochi. In questo articolo ci occupiamo di affrontare i segreti e le migliori strategie per imparare a diventare ca
mpioni di scacchi.
Un giocatore tanto forte ha la capacità di giocare d’istinto, adoperando la propria esperienza, tuttavia il principiante non può trascurare dall’applicazione, ammenda errori gravi e irreparabili.
Ha generato diversi dibattiti l’impiego del computer nell’analisi, comparabile all’abitudine di adoperare la calcolatrice durante gli studi matematici per un ragazzo delle scuole elementari o medie, ci si è chiesto spesso se per diventare campioni di scacchi il computer favorisce a rendere migliore la propria analisi o diminuisce la possibilità di pensare autonomamente? Questa è la domanda che spesso si pongono gli studiosi di scacchi. Tra le due idee quasi certamente, se applicato regolarmente, accelera tanto i metodi classici con cui si “vedono” le mosse e per tanto risulta uno dei punti chiave per diventare campioni di scacchi.
Nell’esperimento di scrutare ciò che definisce chi desidera diventare campioni di scacchi, basta prendere come riferimento l’esperimento effettuato qualche tempo fa dal psicologo Adriaan de Groot, il quale si occupò di sottoporre alcuni dei giocatori più forti in assoluto contro, stranamente ad alcuni dei giocatori più deboli in assoluto a molteplici prove che ricercavano l’occupazione di funzioni cognitive differenti. Tutto si basava sulla memorizzazione della posizione. Si notò come i giocatori maggiormente forti erano capaci di ricordare quasi esattamente la posizione fissata, intanto che i giocatori più deboli avevano presente solo in parte la posizione.
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Campioni Di Scacchi
Al primo momento si pensò che tale più ragguardevole capacità, che fa indubbiamente diventare campioni di scacchi, fosse ad esclusiva dei forti scacchisti di memorizzare senza errori una posizione vista fosse dovuta o ad una migliore bravura conoscitiva o ad una più attiva memoria a breve termine. In un secondo tempo, invece, tali chiarimenti vennero esclusi, dal momento che si notò che i giocatori forti, coloro che sono riusciti a diventare campioni di scacchi, non facevano vedere prestazioni superiori dei giocatori deboli nel menzionare posizioni casuali dei pezzi sulla scacchiera o materiale non scacchistico.
Questo stava a dimostrare che per diventare campioni di scacchi l’abilità di memorizzare le posizioni sulla scacchiera non deriva esclusivamente dalla memoria, invece dalla sovrastante acquisizione di nozioni del gioco. Si arrivò in questo modo al punto d’arrivo che ciò che contraddistingue chi vuole diventare campioni di scacchi, ovvero il forte giocatore è la sua abilità di avere accesso velocemente nello stesso tempo a modelli scacchistici riconosciuti. La capacità scacchistica risalirebbe a delle qualità e dall’accrescimento della conoscenza distinta stivata e dalla probabilità di entrarvi e di identificare modelli. La capacità di un giocatore per diventare campioni di scacchi si ingrandisce via via che i modelli caratteristici vengono conservati nella memoria a lungo termine.
