La depressione o semplicemente in alcuni momenti della propria vita quando ci si sente giù di morale può capitare di trovare consolazione nei vizi. C’è chi si alcolizza, chi inizia a fumare e chi invece nella consolazione dal cibo trovo un modo di sfogarsi dell’amaro momento che sta vivendo. Il desiderio di avere qualcosa da mangiare è dettato non dalla fame ma semplicemente da un modo come un altro per consolarsi. Perché si è tristi, o a volte arrabbiati o ancora per stress e ansia si ha la necessità irresistibile di mangiare, avere consolazione da cibo.
Come qualsiasi vizio anche consolarsi da cibo comporta a lungo termine dei danni, sia estetici, si mette su qualche chilo di troppo, e ancora di più nei confronti della propria salute, generando malattie legate all’eccessivo mangiare, come può essere il colesterolo o il diabete.
La tipica fame nervosa, dettata dal consolarsi da cibo, può arrivare in qualsiasi momento della giornata, anche se spesso l’attimo clou dove si presenta è nella fase del tipico spuntino mattutino o pomeridiano. Durante questo break, basta poco per scatenare la fame nervosa ed abbuffarsi eccessivamente, solo perché la collega ha parlato male di voi.
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Consolazione da Cibo
Quale può essere, quindi, la soluzione per evitare di consolarsi da cibo? La risposta non è semplice e come qualsiasi liberazione da un vizio oramai acquisito può variare da soggetto. Tuttavia con impegno e volontà è possibile uscire dalla dipendenza del consolarsi da cibo. Se il problema è molto radicato nel soggetto, in taluni casi eccezionali, potrebbe essere necessaria la presenza di un nutrizionista ma anche di un psicologo per uscire dalla dipendenza del consolarsi da cibo.
Controllarsi è la parola d’ordine per riuscire a non consolarsi da cibo.
Per evitare di rimanere vittime della fame nervosa e di conseguenza evitare di consolarsi da cibo prima di mangiare qualsiasi cosa, soprattutto fuori dai tipici pasti giornalieri (prima colazione, pranzo e cena) fermarsi solo un attimo a pensare cosa si sta provando. Tenere un diario e annottare le proprie emozioni può essere utile per riversare la propria attenzione su qualcos’altro e non consolarsi dal cibo. Il cibo non deve sostituire una delusione amorosa, di amicizia non di meno deve essere considerato come un sostituto per far sentire meno ansiosi.
